La mostra “Guercino nel suo studio“, curata da Barbara Ghelfi e Raffaella Morselli in collaborazione con lo staff del museo, esplora il rapporto del celebre artista con i suoi collaboratori più fidati. L’obiettivo è quello di chiarire le dinamiche professionali, artistiche e imprenditoriali che hanno contribuito al successo dello studio di Guercino.

Il talento precoce di Guercino, unito a una tecnica pittorica straordinaria, attirava l’attenzione dei suoi contemporanei. I numerosi schizzi grafici realizzati dall’artista, volti allo studio di figure e composizioni, testimoniano il costante impegno creativo che caratterizzava ogni fase della genesi di un’opera, sin dal progetto iniziale. La prima sezione dell’esposizione illustra il modus operandi del Guercino, evidenziando il suo processo creativo, dalla stesura dei disegni alla conclusione dell’opera. Tra le opere esposte, spiccano alcune delle sue più importanti pale d’altare, già oggetto di approfondimenti tecnico-diagnostici, come la “Vestizione di San Guglielmo“. Le novità emerse dalle recenti ricerche vengono presentate con il supporto di un desk digitale e interattivo, che permette confronti visivi con un ampio corredo iconografico e tecnico-scientifico.

L’allestimento della mostra riprende il sistema di apprendimento delle opere già utilizzato nelle sale del Rinascimento, caratterizzato da guide in ferro e aste traslabili orizzontalmente e regolabili in altezza, per garantire la massima flessibilità espositiva. I nuovi pannelli di sala a stendardo e gli apparati didascalici, anch’essi in ferro, sono stati realizzati rispettando gli standard di accessibilità museali, con un’attenzione particolare alla leggibilità e comprensione dei testi in italiano e inglese. Il contrasto marcato tra testo chiaro e sfondo scuro, insieme all’aumento del corpo dei font, facilita la fruizione da parte di tutti i visitatori, inclusi i bambini, gli adulti e le persone in sedia a rotelle. Le opere, i supporti e gli apparati, realizzati dalla ditta Mimec, sono stati posizionati a un’altezza accessibile per tutti. La grafica dell’allestimento si inserisce nella più ampia revisione dell’immagine coordinata della Pinacoteca Nazionale, curata dallo studio The Harvest. Il pannello d’introduzione alla mostra è stato curato dallo studio Pablo Comunicazione.