Nel nostro speciale su Architettura e Inclusività per Il Giornale dell’Architettura, il sesto articolo, a firma di Maximiliano Ulivieri, affronta un tema cruciale: l’overtourism e il suo impatto sull’accessibilità. Le città più visitate al mondo sono spesso congestionate da flussi turistici incontrollati, trasformando strade, piazze e monumenti in veri e propri percorsi a ostacoli per chi ha esigenze di mobilità particolari. Ma l’eccessivo affollamento è una barriera che colpisce tutti: non solo chi si muove in sedia a rotelle o con ausili, ma anche anziani, famiglie con passeggini e persino i residenti stessi. Come possono urbanisti e architetti ripensare gli spazi pubblici per renderli realmente inclusivi e fruibili, anche in contesti ad alta densità turistica? Che ne pensate? Avete esperienze dirette di città in cui l’affollamento ha compromesso l’accessibilità?