S. Francesco a Mirandola – Concorso di progettazione

La chiesa di San Francesco è stata duramente ferita dal terremoto del 2012. Il suo impianto originario, iniziato da Costanza di Tomasino Pico nell’ultima decade del XIV secolo e compiuto agli inizi del XV, in una razionale rilettura dei vasti spazi mendicanti italiani, pur essendo stato interessato da numerose alterazioni e tentativi di ripristino, aggiunte sei-settecentesche, restauri ottocenteschi e novecenteschi non era stata alterato nella sua struttura architettonica. La proposta progettuale era pertanto orientata a riattivare un organismo architettonico compiuto, la cui immagine è ancora troppo forte nella memoria dei Mirandolesi per poter essere considerata un “rudere”. L’intervento è stato pensato come un’organica opera di reintegrazione intesa non come cancellazione del passato, ma come sutura e superamento delle lacerazioni: la finalità è riguadagnare l’unità perduta dello spazio architettonico, sia all’interno, sia in relazione al contesto. La ricostruzione è stata intesa come un’azione in primo luogo etica, tesa a recuperare il materiale sconvolto dal terremoto e a riutilizzarlo per restituire un edificio in grado di “narrare” l’evento sismico e lo sforzo per la ricostruzione dell’intera comunità.

  • Luogo

    Mirandola (MO)

  • Anno

    2020

  • Committente

    Invitalia

  • Progetto architettonico

    Raggruppamento Temporaneo di Professionisti: Studio Tecnico Associato Marchingegno, Studio Bettini architetti, Sos. Art di Carlotta Scardovi, Riccardo Altobello, Federico Zoni, Claudio Varagnoli (consulente esterno)

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