Una rampa per l’Arco Bonaccorsi

Nel corso del 2012, su richiesta del Dipartimento Riqualificazione Urbana del Comune di Bologna, Studio Bettini, in collaborazione con l’associazione Architetti di strada, ha elaborato un progetto per risolvere l’accessibilità dell’Arco Bonaccorsi, posto in testa al Portico di San Luca, su disegno di Gian Giacomo Monti (1620-1692).

Si è così realizzata, sul lato destro dell’arco, una doppia rampa a ridottissima pendenza, raccordata alle gradinate storiche dell’arco, tramite un sistema misto di salita e discesa che integra le rampe ai gradini di una scala, noto anche con il termine inglese “stripes” (steps + ramps). Il podio gradonato dell’Arco Bonaccorsi si è trasformato in uno snodo pedonale “per tutti”, senza alterarne l’integrità e la leggibilità storica con una soluzione progettuale aggiornata ai tempi. La difficile applicazione delle norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche agli immobili “vincolati” è stata spesso impiegata come scusa per evitare gli adeguamenti, per ridurli al minimo o per farli con soluzioni esteticamente poco compatibili. Tale progetto ha invece concepito il tema dell’accessibilità come nuovo spazio progettuale per gli architetti che operano nel settore monumentale, in accordo con le “Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale” emesse nel 2008 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

  • Luogo

    Bologna

  • Anno

    2012

  • Committente

    Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna, Comune di Bologna

  • Progetto architettonico

    Sergio Bettini, Elena Marchi con Architetti di Strada

(Foto M. Pintacorona-Urban Center Bologna)

(Foto M. Pintacorona-Urban Center Bologna)

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